sábado, 9 de mayo de 2009

Ocupación instantánea



Ciao a tutti!
Oggi in questo blog voglio presentare due essempi spagnoli sul'abitare ed ocuppare che penso vi interesseranno molto.
Il primo è il progetto "Instant City" di José Miguel de la Prada Poole, del 1971, lo abbiamo scelto per la sua condizione di transitorietà ; e il secondo essempio sarà l'opera del giovane architetto sivigliano Santiago Cirugeda, e questo lo abbiamo scelto per le condizione legale e sociale in cui opera.
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José Miguel de la Prada-Poole è un architetto quasi completamente sconosciuto oggi nella Spagna. Il carattere dei suoi progetti spiega questo in gran parte. Professore nella ETSAM (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid), egli è stato, comunque, un maestro per tanti giovani architetti spagnoli che stanno facendo molto, e che sono, loro si, molto conosciuti e apprezzati. Anche io stesso posso dire, più umildemente, questo. Non ho mai conosciuto un professore come lui.

Il progetto della "Instant city" data del 1971. Qui si svilupanno le idee principale di Prada-Poole. Si trata di una città per le persone che dovrebbero rimanere in Ibiza per il Congresso Internazionale di Design. Era una convocatoria "contraculturale", gli studenti di tutto il mondo eranno chiamati a una spiaggia di Ibiza per il "Comité ad Hoc per la Città Istantanea". Prada-Poole dovrebbe dare alloggio a questi studenti. La sua idea era come la temporalitá, la legerezza, il riciclaggio, e l'organizacion potevanno influire su quelli che abitavanno lì; e come questo se poteva raggiungere grazie a questa sperienza concreta e queste persone, col suo modo d'abitare.

C'eranno soltanto due mesi per il disegno di questa "città" e condizioni di zero denaro. Prada-Poole adattò un progetto anteriore per una città di vacanze itinerante; con elementi che dovrebbero servire per l'autocostruzione del insieme da parte degli studenti; con la base di un "sillabario costruttivo". Con pezzi neumatici di colori diversi, forbici, e una cucitrice, la città poteva crescere ilimittatamente, e qualcuno poteva aggiungere nuovi pezzi di città grazie al modo in cui questa era stata concepita. Una città "senza porte", di crescita illimitata, definita per i suoi utenti, ma soltanto possibile per che era istantanea, destinata a scomparire quasi subbito.

In efetti, la polizia arrivò in meno di due mesi e questa sperienza vidi la sua fine. I plastici di colori fu donato da parte di Prada-Poole per le serre vicine a la costa. Così lui spiega come certa parte de la isola era piena di colori che avevano fatto prima parte di questa "Instant City"

C'è tanto da dire di questo progetto, ma rimane, insieme col nome di Prada-Poole, un vero enigma. Sicuramente per che non puo essere di un'altro modo.

Qui vi lascio delle imagine, un testo dal proprio Prada-Poole molto interesante (in spagnolo), e un link a un video dove lui tratta di altri progetti suoi.






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Santiago Cirugeda é un giovane architetto spagnolo per la ESARQ di Barcelona. Lui é preoccupato per cuestioni di riciclaggio e architettura transitoria, ma, sopratutto, lui é stato molto aprezzato per lo sviluppo di strategie di ocupazione e intervenzione urbana. Lui si definisce a se stesso come alegale, cioè, lui trata di sfruttare i vuoti legali in beneficio della comunità. Tutti i suoi progetti si possono incontrare nella sua web sotto il titolo generico di Recetas Urbanas, e ognuno é libero di usare queste ricette, che non sono più che una serie di attrezzi per superare la burocracia locale e così essere in posizione di sviluppare progetti economici con una visione che sia veramente quella della comunità.

Non c'è molto senso in parlare più di Cirugeda, poichè tutto è nel suo sito e offerto a tutti. C'è anche la versione in inglese per chi non vuole perdere il tempo con lo spagnolo.

Spero che questi due essempi siano stati d'interesse per tutti voi. I punti comuni con quello che facciamo nel corso possono considerarse soltanto tangenziali, ma comunque penso che guardare quello che fa altra gente che, alla fine,hanno gli stessi pensamenti, non fa male. Anche per mostrare quello che c'è nella Spagna. Forse molti conoscevate a Cirugeda già, ma spero che il discubrimento di Prada Poole sia stato piacevole.

Ci sono un sacco d'errori, lo so.






MIGUEL


jueves, 7 de mayo de 2009

Deriva













Dopo la discussione dil Lunedi, e dubbi circa il concetto di deriva abbiamo fatto un po 'di ricerca sulle sue origine, l'impatto, attualità…

Tutto iniziò
Tutto iniziò a Parigi con un piccolo gruppo di artisti chiamati, Paroliere, fondato per il neo-dadaista Isidore Isou, voleva di sostituire la cortesía per il rumore e la parola per la lettera. Influenzato da questo movimento, Guy Debord, un prototipo del maledetto carattere, di formazione e di auto eterodosse, che è nato nella città di luci, il giorno dei santi innocenti del 1931. Ha fondato l'International paroliere (IL), una rivista che ha avuto un’alternativa a nuovi e vecchi e riciclati surrealismo, come una nuova trasformazione del mondo. Ma certamente non è stato fino al 1957 che la fusione IL, con una nuova rivista, l'Internazionale Situazionista (SI).


Manifesto
L'uomo potrebbe partecipare a una visione multidimensionale di tendenze, di esperienze e di scuole diverse, contemporaneamente. Creare disordine, rompere con il vecchio ordine e trovare un modo migliore di comunicazione reale e diretto.

Attraverso questi situazioni, una reazione a catena è sollevata, per liberare la vita quotidiana, creare nuove passioni, creando una vera e propria rivoluzione nel comportamento e dare un senso alla cultura.

Sì, un'avanguardia
Sì, fu un'avanguardia, ma anche un nuovo modo di vivere. L'arte non deve essere bello, contemplativo o durativo, semplicemente deve provocare un impatto e dimenticare la considerazione di "opera d’arte".

Collettività
La collettività situationista ha utilizzato l'arte come un elemento centrale, la ricerca di situazioni era il fondo di tutto. I principali situazionisti erano: Isidore Isou, Michelle Bernstein, Asger Jorn e Gil Wolman Veneigem Raoul.

Metodi
I metodi che vengono proposti sono:

Psychogeography: Le città dovrebbero essere luoghi di incontro, si faceva mappe sulle emozioni che suscita lo spazio urbano, l'alterazione delle strade, alla ricerca di una "urbanismo unitario" che ha utilizzato l'arte e la progettazione urbana per creare rapporti dinamici e gli esperimenti sul comportamento .

Deriva: tecnica di passo ininterrotto, di camminare senza meta, senza alcun punto fisso, cambiando di strada, alla ricerca di altri ambienti.

Detournement (deviazione): dobbiamo cercare di alterare il significato del elementi estetici. In questo senso, non vi può essere la pittura o musica situazionista, ma un uso situazionista di questi mezzi.

ANGELA
ROCIO

Introduzione













Benvenuti a questo blog dove abbiamo pensato tutti gli spagnoli introdurre cose che possano essere d'interesse per tutti voi compagni del grande racconto del andare. Vogliamo mostravi cose diverse.
Come introduzione, il poema più famoso di Antonio Machado, che ci viene in mente quando pensiamo in quello che facciamo. Abbiamo scelto il suo piú famoso verso per il titolo del blog.



Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.

Nunca persequí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.

Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...

Nunca perseguí la gloria.

Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.

Caminante no hay camino
sino estelas en la mar...

Hace algún tiempo en ese lugar
donde hoy los bosques se visten de espinos
se oyó la voz de un poeta gritar
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."

Golpe a golpe, verso a verso...

Murió el poeta lejos del hogar.
Le cubre el polvo de un país vecino.
Al alejarse le vieron llorar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."

Golpe a golpe, verso a verso...

Cuando el jilguero no puede cantar.
Cuando el poeta es un peregrino,
cuando de nada nos sirve rezar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."

Golpe a golpe, verso a verso.



"No hay camino, hay que caminar..." - Luigi Nono

MIGUEL
ANGELA
ROCIO